Maestro Antronio Castellana

Nelle opere di Simone Bandini si assiste alla certezza della sua capacità pittorica frutto di un incessante studio per la ricerca e l’osservazione dell’immagine, ricostruendo un chiaro stato di proporzioni, stabilità, equilibri. L’abilità dell’artista non emerge solo nella precisione delle raffigurazioni ma anche dallo sperimentare nuove tecniche pittoriche. Inoltre ha il talento di chi dipinge con foga e passione, proponendo tutte le fasi dell’arte informale attraverso geometrie modulate, dripping, stratificazioni di colori, giochi di luce, su questa strada procede nei suoi processi narrativi raccontando le complesse trasformazioni dell’uomo, per cui non luoghi definiti, ma metafore della vita. Nelle sue creazioni, infatti, ci sono gli stati d’animo e la spiritualità dell’essere umano, arricchendo le sue rappresentazioni con tracce endemiche e filosofiche con modulazioni colorate e ricche di trame non fine a se stesse. Un lungo percorso di ricerca interiore quindi che svolge con piena libertà di invenzione anche attraverso le tensioni e le variabili di un surrealismo cromatico che plasma sulle tele con uno spessore della materia ben steso ma anche con tratti armoniosi ed eufonici. Simone Bandini è anche scrittore ed amante dei grandi artisti del passato dedicando particolare attenzione a quelli più ricchi di storia, appropiandosene e procedendo secondo il proprio inconfondibile stile. Si tratta di un linguaggio vario, molteplice, colto, frutto di una vocazione innata, ma anche di una seria preparazione culturale capace di smantellare spesso la struttura oggettiva per ricostruirla attorno ad un lampo sfolgorante, legata a una concettualità di tipo semantico che caratterizza l’intera composizione. I suoi lavori tendono anche al rapporto tra i segni e lo sfondo che l’artista controlla meditando sui contrappunti tonali e atonali, senza lasciare nulla al caso. In questo contesto la struttura compositiva dei dipinti di Simone Bandini portano alla mente una forte energia positiva tesa ad approfondire la realtà del colore come scelta di verità assoluta.

Antonio Castellana

critico d’arte