Claudio Nalli

L’arte di Stefano Catalini nasce da una pulsione costruttiva e formativa originaria, profonda, sentita e condivisa con spontaneità e naturalezza. Ogni sua opera, di piccole o grandi dimensioni, è sia origine che emanazione di infinite altre possibilità espressive, tutte colte al momento opportuno con saggezza, umanità e raffinatezza. L’artista marchigiano offre sempre con tatto al pubblico i suoi “pezzi” come fossero piatti pre-libati necessari a fissare le tappe di un percorso-rito agnostico. Catalini punta sempre alla massima qualità della materia (e del percepire/sentire/toccare) ma senza ostentare spudorati “effetti”, o texture “intimidatorie” capaci solo, in realtà, di far perdere il con-tatto con la parte migliore (perché generalmente inaudita) della ritualità estetica. Le sue opere hanno tutte una grande potenzialità di crescita e di proliferazione perché sono “senza margini”, fanno pensare a sezioni della vita intrauterina dell’esistenza, una vita infinita e tutt’altro che sine macula.
settembre 2016