Lara Nuvoli

L’artista è un astronauta. Esploratore degli spazi impossibili, delle aperture siderali. La sua produzione artistica lascia pensare a una sorta di teatro delle pose che unisce la visionarietà creativa di Georges Méliès e lo spirito documentaristico dei fratelli Auguste e Louis Lumière. Del resto le immagini di superfici lunari, marziane e di altri pianeti persi nello spazio in qualche modo richiamano in modo molto forte lo strumento audiovisivo, in particolare quello televisivo. È sullo schermo che nasce la prima vera inquadratura stralunata di una superficie non terrestre e per la prima volta il nostro sguardo è partecipe di una visione bellissima e terrificante. Ma è anche partecipe di quel gioco, che fa parte della riproduzione audiovisiva, che si diverte ad esplorare l’intersezione tra finzione e realtà. Ed è proprio in questa intersezione che il lavoro di Stefano Lorenzo Cavané trova terreno fertile per mettere radici e farci sognare spazi impossibili nello spazio dello studio di un artista.