Dott.ssa Carla d’Aquino Mineo
OLTRE L’INCANTO NELLA POETICA DELL’IMMAGINARIO
nei dipinti del maestro Stefano Rozzi
Nel suggestivo percorso creativo del maestro Stefano Rozzi lo spazio dilatato si apre all’immaginazione che filtra il mondo visibile, attraverso una libera gestualità della forma e del colore in ritmiche e liriche visioni astratte. Così, la realtà si colora di una bianca luce che esalta le originali visioni, traducendo le intime ed inconsce sensazioni dell’autore, mediante una grafica libera ed istintiva, in cui il colore, tra i gialli dorati, gli azzurri turchesi ed i preziosi valori dei verdi si sovrappone, tra materia e trasparenza delle tonalità nei trapassi di luce in una trama pittorica dinamica che s’ inoltra nelle armonie naturali, tra cielo e terra, mentre il vigore espressivo è determinato dall’azione e dalla sensibilità di Stefano Rozzi. Ecco che allora, nelle sue magiche improvvisazioni formali e coloristiche, traspare l’evocazione Kandinskiana che si coniuga con il filone surreale, in cui vi è la netta coincidenza, tra rappresentazione ed azione, dove risulta l’identificazione dell’essere con il fare nell’atto di dipingere vivendo, così, l’esperienza della realtà e l’abbandono alle forze dell’inconscio verso una dimensione surreale e sognante. Nel gesto pittorico, quindi, che sempre si rigenera in nuove forme immaginarie nello spazio artistico e nella lievità del cromatismo, le visioni percorrono l’infinito del pensiero, mentre le loro possibili dell’inconscio e del sentimento senza escludere completamente il dato reale, ma respingendo la razionalità della forma, perché informale che esalta il sentimento delle cose.
Ecco che allora, il volto della natura è descritto liricamente, tra simbologie ed allusioni nell’alta sintesi grafica e coloristica, libera da forme precostituite in un’atmosfera sognante e sospesa nel tempo, in cui aleggia energia e vitalità, come armonia universale ed un’evasione spirituale per vivere oltre l’immagine, il mistero segreto delle cose e della materia che si evolve, tra pennellate materiche, mentre si confondono nell’alchimia coloristica e nella complessa trama pittorica, dove le sovrapposizioni di velature luminose e dinamiche tonalità convergono nella libera gestualità del colore in una dimensione nuova e sconosciuta. Nella fervida creatività espressiva del maestro Stefano Rozzi il pensiero ci apre una nuova via della fantasia, tra memorie ed emozioni nell’incanto di un sogno lirico, mentre rivela l’autentica originalità ed autonomia artistica di un’arte innovativa che appartiene all’odierna cultura avveniristica, libera da dettami accademici, mentre i paesaggi cosmici svelano visioni oniriche e cinetiche con formulazioni astratte, esprimendo un nuovo concetto d’arte nel mistero esistenziale e nella lirica bellezza.
Carla d’Aquino Mineo
Presidente e critico Centro Accademico Maison d'Art - Padova