PAOLO MAJER

CRITICA


L'Eldorado creativo di ROBERTA TANO.


di Paolo Majer (docente e critico d'arte )




Fuggendo da una realtà apparente e abbandonando una qualsivoglia forma riconoscibile le


splendide opere di ROBERTA TANO attingono direttamente dall' Eldorado artistico del intimo


bagaglio creativo insito nel suo dna artistico. L'associazione di forme e colori, corrispondono all'ideale di un arte libera, proveniente dall'inconscio, un sistema creativo che pesca direttamente dalle parti più profonde della mente umana, posizionando le sue opere tra le più innovative del patrimonio culturale artistico dell'ultimo ventennio. I colori acquistano un significato e partecipano alla resa grafica della materia, rafforzando l'impatto visivo. Una pittura a volte difficile da capire, ma facile da sentire. Tutto sta nell'opera, niente al di fuori dei suoi confini, un universo compiuto e autosufficiente che azzera tutto ciò che è estraneo alla manifestazione dell'arte, della creatività, della fantasia. Tano non rievoca, non rivisita, ma travalicando la rituale banalità cui ci ha abituati ultimamente l'arte contemporanea, vive in prima persona un intimità libera e immaginifica che ripropone sulle tele lasciando scorrere il flusso emotivo di un magma vibrante di colori caleidoscopici che in un caos creativo si trasformano in concrete emozioni, e lo fa liberamente, e questo la rende certamente unica nel panorama artistico contemporaneo troppo spesso uniformato.E così le opere si trasformano in una forma d'incontro permanente con lo sguardo dell'osservatore che ne percepisce la vitalità, la forza vibrante scandendo un atmosfera di sonorità, dal remoto impulso creativo per raggiungere la più avanzata poesia della vita.