In arte si fa chiamare URO, quasi a voler ripristinare quel semplice sapore di pulizia mentale che attraverso poche lettere, diventa chiarezza e significato. Il giovane pittore di Reggio Emilia ha conseguito il diploma di Maestro d'Arte ed ora è iscritto all'Accademia di Pittura.   Fin da ra- gazzo, appena aveva un attimo di tempo al di fuori del lavoro, egli si dedicava con incessante accanimento alla pittura, al disegno, a tutto ciò che di bello e sensibile poteva portare sollievo al suo animo fatto di sfaccettature e coralità tormentate.  Dipinge prevalentemente fiori o pae- saggi a carattere figurativo, a volte docili e sereni, a volte imperiosamente interpretati. Le sue pennellate costruite con ferma determinazione  danno la sensazione di voler uscire da questa atmosfera spesso fatta di crisi esistenziali; quasi a voler ritrovare noi stessi, con quel filo logico che è la dimensione individuale, proiettata in una ricerca sempre migliore.  E' forse questo nobile mezzo che è l'arte, in cui uro ci fa riflettere; ci aiuta a comprendere il grande rifugio colorato fatto di mille toni; di astrazioni di pensiero, di momenti impressi nella tela certi, sicuri, temperati e anche giocondi: fatti di veri valori umani.