William Frediani
Espressione e libertà.
Cercare leziosità nell'opera di Valter Maritano è infruttuoso e inutile. Valter ha dimostrato più volte nel corso della carriera di essere in grado di raggiungere livelli realistici di grande pregio sia nella forma che nelle tonalità cromatiche, ma ciò non lo soddisfa. Addirittura credo che lo imbarazzi e gli causi del fastidio. Per questo se ne allontana subito, per cercare "altro".
Nei suoi ritratti non pensate di trovare, tradotti in linguaggio pittorico, i sentimenti e le sensazioni delle sue figure. Di nuovo, Valter cerca ed esprime "altro".
In ogni suo quadro, in ogni suo ritratto, anche nel più insignificante schizzo, Valter esprime Valter. Questo lo inserisce all'interno di quel grande filone artistico che prese origine con l'espressionismo. Il pittore si proietta nelle sue opere e vi raffigura i suoi turbamenti e stati d'animo.
Nei ritratti di Federica, la sua modella prediletta, noi troviamo un candore e una dolcezza che non sono altro che il modo con cui il pittore si accosta alla sua amata.
Gino è sempre melanconico, sguardo fisso avvolto nei pensieri e nei ricordi: è il vuoto dolorante che il pittore sta provando a essere rappresentato, è il suo perdersi nei ricordi e in una mancanza incolmabile.
I suoi nudi sono tratteggiati da poche linee. La resa dell'incarnato è secondaria. La sua donna nuda non è mai carnale, non è mai esplicita, non è mai ammiccante. Nel suo corpo si riflette ancora una volta la timidezza e il pudore dell'artista nei riguardi dell'universo femminile.
Si potrebbero fare moltissimi altri esempi, ma giungeremmo sempre alla stessa conclusione. Ciò che emerge dalle tele di Valter Maritano è l'espressione di sé dell'artista: egli ci dice ciò che prova, ce lo mostra privandosi del tutto delle maschere che quotidianamente ci costruiamo. Ebbene, nel linguaggio dell'arte, esprimere se stessi significa essere liberi. Liberi di non doversi presentare in un determinato modo; liberi di non dover cercare il consenso altrui; liberi di non sentirsi gratificati dal complimento; liberi di non doversi più nascondere.
William Frediani, co-direttore di "Italian Museum of Contemporary Art".