Prof. Luciano Pranzetti
Emerge e si evidenzia,nell'esercizio pittorico di Viola Rojo,l'estetica di un colore luminoso e chiaro che si diffonde con pacata misura e discrezione nella gamma dell'ordine. Il disegno e' talora,marcato e tuttavia la stesura cromatica,luminosissima ma garbata,che si avvale di tasmutanti e delicate cangiante -con che i turchini aggettano e trapassano ai verdi e,questi, ai gialli sono ad evolvere nei rossi con elegante dinamica- e la sovrapposizione graduale dei toni,suscitano la sensazione di una leggerezza giovanile,trasparente e leggiadra.tutto sa di aliterà levita',in piena e totale assenza di gravità talche' l'osservatore vien portato ad immaginare scenari di primogenita ed incorrotta bellezza edenica sospesi e q usai fatti d'aria. È per quanto taluni soggetti siano resi e modellati in vere e proprie campiture, l'impressione che se ne coglie e quella di un festoso e fresco trionfo fatto di piacevoli immagini in cui i piani dei soggetti stessi risaltano in una prospettiva armonica di tenue bellezza. L'artista-a parere di chi scrive-e' tesa per innata affinità elettiva,interiore e meditata alla contemplazione della natura in specie quella floreale,misteriosa e screziata e sulla quale ella si compiace soffermarmi per caprine,quasi con nascosta intuizione resa palese per magica ed efficace tecnica,i profumi, l'aura fascinosa della varietà dei generi e l'occulta vita che in essa palpita e scorre.