L'ARTE MATERICA DI VITO SPADA - MIRELLA CORICCIATI

L’Arte Contemporanea ha portato spesso a domande come: cos’è?? Che senso ha??

Ma soprattutto quando l’opera si mostra nella sua diversità di materiali, forme, soggetti, lo spettatore si chiede:

chissà cosa avrà voluto dire l’artista....

Tuttavia nelle sue complessità, l’arte contemporanea riflette perfettamente la vita così come la conosciamo .

Per Peter Timms (critico d’arte) l’artista può usare ogni forma materica ma gli oggetti devono sottoscrivere valori particolari per poter essere ammessi al regno dell’arte contemporanea.

Vito Spada si interroga molto sull’uso dei materiali.

Nelle sue opere si racconta e ci cattura con l’arte materica come solo un artista con una mente poetica sa fare, con la sua innovativa tecnica e con un modo tutto suo di esprimersi

contemporaneo, attraverso segni, forme, colori e materie.

Il ogni sua opera, emozioni vive alle quali lo spettatore è partecipe in modo gioioso e volontario, godendo a pieno la perizia del suo lungo e paziente lavoro che anno dopo anno assume i connotati di arte maestra.

In Vito Spada si scorge il valore di una scelta.

La necessità del maestro di confrontarsi continuamente, la sua caparbietà all’apprendimento, la capacità di mettersi in discussione, a lavorare in funzione di una continua crescita,

di un continuo superamento dei traguardi già raggiunti.

E come nella vita anche nell’arte con sentimento e dedizione installa in pannelli multicolore oggetti comuni o industriali per donare loro nuova vita e senso al suo lavoro.

Materia e colore, spazio e tempo quindi si fondono in un quadro armonico e omogeneo tanto da inventare ogni volta poesie di materia omogenea e contemporanea, in un processo che crea un nuovo modo di vedere e toccare la MATERIA che con il suo operato diventa arte, nostalgica poesia, grazia, beltà e ricerca e questi sono solo alcuni dei valori che possiede la sua arte che diviene importante in questi tempi difficili all’interno della comunità artistica e della società.

Tutto questo con la semplicità che lo contraddistingue, come dimostra nella scelta dei materiali che usa nelle sue opere, cito alcuni perché l’elenco è lungo; piastrelle, bulloni, molle, bottiglie, e tanto colore, che nelle sue mani tracciano una nuova e più affascinante possibilità narrativa , offrendo nuove impronte che formano nuova essenza che diventa anima viva di significati che vanno oltre l’oggetto diventando storia espressiva.

Tale essenza resta ancorata e penetra nei sensi di chi guarda raggiungendo lo spirito e stimolando lo spettatore incuriosito e affascinato.

Con la sua innovativa tecnica e con un modo di esprimersi contemporaneo, attraverso segni, materie, forme e colori.

Il maestro Spada ci propone, nelle sue opere, emozioni vive alle quali lo spettatore è partecipe in modo gioioso e volontario, godendo a pieno la perizia del suo lungo e paziente lavoro che anno dopo anno assume i connotati di arte maestra.

Le sue opere sono quindi il frutto prezioso di una ispirazione personale e di una esperienza che Spada come altri suoi illustri predecessori ha dovuto crearsi in modo autodidatta spinto da quella forza invisibile chiamata talento. Non si può negare il valore artistico della sua ricerca che entra di diritto nel mondo del collezionismo e del mercato dell’arte internazionale.

(Le sue opere sono presenti a Shangai)

Vito Spada è un artista che si interroga.

Crea, distrugge, ricompone meticolosamente cercando risposte sui misteri del nostro vivere confusionale.

Sceglie di entrare nella materia. Ingrandisce il particolare di una forma. Sono esplosioni, spessori di colore, creazioni nate per aggiunte di elementi. Esperienze che arricchiscono le sue composizioni con elementi meccanici che interagiscono con lo spettatore in un colloquio intimo uomo-opera; fatta anche di tessere in cui il colore, inglobato nella materia è sospeso nell'aria e nella luce. Una struttura aperta, leggibile in cui l'artista Vito Spada unifica il linguaggio e ne fa uso astratto.

Il titolo è un simbolo, una risposta alla domanda..."Tutto nasce dalla materia".

Critica di Mirella Coricciati


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