Peter Attruouhe
Le opere di Vittorio Greco hanno diverse chiavi di lettura, una certamente è l'illusione e la percezione delle prospettive, che richiama la grande tradizione italiana, un’osservazione di visionario dello spazio, della geometria, che contiene anche il pensiero e la filosofia di mondi che sono dentro di noi.
Una ricerca sulla nostra percezione, parziale, poiché i nostri occhi e la nostra mente sono solo interpreti di una realtà e di una verità ben più complessa.
Secondo Karl Popper, non esiste scienza che possa produrre conclusioni definitive ; esiste però la metafisica, che non è scienza, ma fornisce teorie e prospettive utili alla scienza stessa.
E' proprio partendo dalla lezione di Maurits Cornelis Hescher, con le sue figure impossibili, trasformazioni di materia inerte in vivente, arrivando poi a Kubrik che ci rende consapevoli della sconfitta dell'uomo nell'affrontare l'inconoscibile, che l'artista ricerca rappresentazioni che suscitano emozioni nella parte più profonda di noi.