Descrizione

I viaggiatori europei che nell'ottocento facevano il gran tour in Italia, riportavano in patria, nei loro disegni e nelle loro memorie, un'immagine romantica, bucolica, in parte falsa. Partivano con un'idea predefinita e si aspettavano di trovare quella, per cui erano capaci di vedere antiche rovine in paesaggi idilliaci, ignorando la povertà e la miseria circostanti.

Allo stesso modo la mappa di una città può diventare una trama di ricordi o anche la falsificazione dei ricordi. Ci saranno in quella mappa delle lacune, ovvero parti dimenticate, e parti che ricordiamo per come vorremmo che fossero state e non per come furono realmente.

La mappa può diventare un diario personale e intimo, dove annotiamo le esperienze che abbiamo vissuto. Quella mappa può addirittura diventare la rappresentazione astratta della vita ideale che avremmo voluto vivere, un tracciato malinconico dei nostri rimpianti ed dei sogni spezzati.

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