"Angiografo"
Descrizione
E' stato uno dei periodi più bui della mia vita. L'improvvisa malattia, problemi alle vertebre della cervicale, un intervento chirurgico di discectomia. Un trapianto di due vertebre cervicali con 9 ore e mezzo di sala operatoria e conseguente soggiorno ospedaliero di tre mesi. Un periodo buio e lungo nel quale la mia mente, praticamente annientata da anestesie, cortisone e miscugli vari, non aveva più la capacità di "creare" e ricominciare. Con tanta buona volontà e con la paura che le mani non rispondessero ai miei comandi, iniziai a dare i primi colpi di pennello alla tela bianca... ma la mente non ne voleva sapere. Encefalogramma piatto, artisticamente parlando. Dopo quasi 100 giorni di ospedale non riuscivo più nemmeno ad immaginare un prato... una montagna, il mare e le sue onde... Guardandomi allo specchio mi imponevo di ricominciare, di provare. L'ultimo luogo che mi passò per la testa è stata la stanza dell'angiografo. Sì... proprio cosi. Gli artisti sono come i gatti, che si dice abbiano nove vite. La storia dell'arte ci insegna: mai arrendersi!
Cosi, ripresi a dipingere. "Angiografo" è stata la mia tela dopo il buio.
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