Bambino che dorme
di Passerotto
Descrizione
SEBASTIANO CANNARELLA, “Cunta lu Nonnu”
Quando i nonni raccontavano a lume di candela e i bimbi si addormentavano.
L’astrazione sono i dettagli, la figura è il risultato complessivo, la struttura
organica, il prodotto finale di un’esperienza pittorica. Così nel suggestivo
dipinto di Sebastiano Cannarella, “Cunta lu Nonnu”, si avverte come due aspetti
della sua ricerca espressiva si integrano nell’insieme della composizione, e fanno sì
che appunto essa sia una composizione, vale a dire un insieme strutturato di forze
cromatiche, grafiche,plastiche, psicologiche, che si contrastano, si oppongono ed
infine si compenetrano nella complessiva tensione estetica. Cannarella riesce a
dosare la sua innata qualità di pittore plastico, che modella e quasi scolpisce
pittoricamente i volumi, le forme con la sensibilità da ritrattista. Basti solo osservare
la corrispondenza compositiva e concettuale tra la dolcezza del riposo del bambino
e l’energia prorompente della deformazione, con cui i volumi sembrano pie-
garsi, uscire dall’asfittica regola accademica, per accogliere una luce soffusa, de-
licata che pare accarezzare il volto tranquillo del bambino.
Tutto in questo dipinto è pura pulsione, i tratti marcati, la sintesi delle forme,
l’abolizione del chiaro/oscuro, per esprimere invece una presa diretta del
colore sull’immagine, una pittura che, pertanto, è all’antitesi del naturalismo
impressionista, per collocarsi in una figurazione neo-espressionista, ricca di con-
trasti, di memorie, di sogni, ma lontana dallo stereotipo del rimpianto.
La vera pittura, di cui Cannarella è un creativo tributario, è trasformazione,
passione, ascolto sensibile del mondo e delle sue nascoste meraviglie.
Teodosio Martucci critico d'arte della rivista Artecultura
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