Coda di Lupo
di Treviteo
Descrizione
Questo dipinto nasce dall’interpretazione di Coda di Lupo, una canzone di Fabrizio De André che, partendo dalla storia italiana dal dopoguerra fino al 1977, esplora i conflitti sociali attraverso il simbolo dei nativi americani, i “indiani metropolitani”, rappresentando l’ultimo grande conflitto della società italiana. De André riflette sul contrasto tra un’estrema sinistra antagonista e un partito comunista incapace di evolversi, intrappolato nel moralismo e nell’austerità. Tuttavia, la mia lettura di questa canzone si allontana dalla dimensione storica e politica per diventare un percorso più personale.
Nel mio quadro, Coda di Lupo si trasforma in una rivisitazione della mia vita, una sequenza di esperienze e situazioni che talvolta coincidono sorprendentemente con il testo, altre volte si distaccano completamente, ma sempre cariche di significato. Le figure rappresentate sono amici e personaggi che hanno influenzato la mia esistenza in vari modi. Inoltre, nel dipinto compaiono simboli delle principali religioni del mondo, che si intrecciano con la mia storia e quella della società, ognuna di esse rappresentata come una divinità che divide gli "spicchi" della mia vita, così come quelli di questa opera.
Attraverso l'uso di simboli e figure, il dipinto non solo racconta il mio vissuto, ma cerca di esplorare anche le tensioni, le scelte e le influenze che hanno segnato la mia crescita, riflettendo sulla pluralità di esperienze, ideologie e culture che definiscono l'identità di ciascuno.
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