Colibrì
Descrizione
Il colibrì (2020)
Un'antica fiaba africana, racconta del giorno in cui scoppiò un enorme incendio nella foresta. Tutti gli animali uscirono fuori dalle tane e fuggirono via spaventati. Mentre se la dava a gambe, come tutti gli altri, il leone, il re della foresta, vide un piccolo colibrì che volava in direzione opposta.
“Ma dove credi di andare?”, chiese il leone al colibrì. “C'è un incendio enorme, dobbiamo scappare via” - “Vado al lago”, rispose il colibrì, “a raccogliere acqua col becco da buttare sopra l'incendio”. Al ché il leone sbottò “Ma sei completamente impazzito! Non crederai di poter spegnere un incendio enorme con quattro gocce d'acqua?” Al ché il colibrì concluse “Io faccio solo la mia parte”.
(23/03/2020 - Simone Cristicchi - Campagna di comunicazione "Fai anche tu la tua parte. Resta a casa")
L’opera è stata realizzata in omaggio ai “colibrì” d’Italia e Cina, ovvero alle tante persone che nella gestione della pandemia da Covid-19, hanno fatto e fanno la loro parte.
Nell’opera, la predominanza di grigi come “grigio” è il momento determinato dalla pandemia. L’essere umano, rappresentato anche dal simbolo cinese “rén” (una ipsilon rovesciata), appena percettibile sulla mascherina, è anonimo e indistinguibile dentro tute, tutte uguali o dietro le tante mascherine talvolta realizzate con mezzi di fortuna e per questo indefinite e strappate, ma simbolo di una creatività tutta italiana che porta colore. Il colore dai toni attenuati del tricolore, la speranza, portata dai tanti colibrì, ciascuno intento a contribuire con la propria goccia d’acqua e a portare una luce nella nebbia.. Sguardi attraverso cui trasmettere richieste d’aiuto, moti di conforto ed emozioni.
Nella catena dell’RNA del virus, le sbarre, invisibili, della prigionia cui l’umanità è stata costretta.
0 commenti
registrati o accedi per lasciare un commento