Don't sit here!

di Catello Esposito

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Descrizione

Don't sit here! è il titolo dell'opera che presenterò alla 7^ edizione delle fiera del Mediterraneo, Napoli Expò Art Polis, dal 21 luglio al 7 settembre, presso il PAN, Palazzo delle Arti di Napoli, dedicata quest'anno al RINASCIMENTO PARTENOPEO.

Lo sticker Don't sit here! nell'ultimo anno ha letteralmente condizionato le vite di tutto il mondo perché si è caricato, a causa della pandemia, di un significato nuovo per tutti, quello del distanziamento sociale. Distanziamento sociale che si realizza con la negazione di un posto, con l'ordine di non usare quel determinato posto. L'idea del posto negato si fa il giro del mondo e diventa un contenitore che si espande e si restringe per contenere più o meno significati che interessano, ad esempio, come nel caso della Palestina, la negazione di un posto grande quanto una nazione, oppure associarsi, come nel caso del Messico, a flussi migratori e passando, appunto, per Ankara giunge fino all'area del napoletano portando con sé un carico di energia negativa ma riducendo al minimo la capienza concettuale attraverso una sorta di processo di pastorizzazione da cui risulterà una squallida poltiglia di fango che verrà gettata per l'ennesima volta su tutti. Una sedia non data ad Ankara alla Von der Leyen, dal 'dittatore utile' (USEFUL, così come definito dal premier italiano Mario Draghi) in occasione dell'incontro tra Commissione Europea ed Erdogan, incontro durante il quale la Commissione Europea chiedeva aiuto ad Erdogan per far si che la propria politica scellerata e folle (FOOL USE e quindi un 'utile uso folle'), in materia di immigrazione venisse attuata proprio grazie al controllo dei confini Turchi, diventa, invece, strumento per un'occupazione abusiva del suolo pubblico a Napoli e nella sua provincia. E' facilissimo, girando per Napoli e per tutto il suo hinterland, notare delle sedie che messe lì per strada vengono utilizzate per occupare abusivamente uno spazio di tutti e farlo ingiustamente proprio. E' successo che a Torre Annunziata una ragazza per parcheggiare la propria auto si permette di spostare una di queste tante sedie maledette: le verrà bucata la ruota dell'auto e le verrà, infine, ucciso, da 4 balordi, il padre venuto a soccorrerla.

L'unico percorso possibile affinché avvenga un rinascimento napoletano deve inevitabilmente portare ad un distanziamento non tra persone ma tra stili di vita. E' necessario che il rifiuto della mentalità che esiste e persiste dietro queste azioni e a tutte le altre azioni che si distaccano dall'unico stile di vita possibile, riguardi tutti. E' indispensabile il rispetto per tutto perchè del tutto noi siamo una parte non i proprietari.

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