Una triade mitologica, con Atena, Venere ed Ercole.
Sapienza, bellezza, forza.
Far tirare le orecchie alla propria forza bruta, dalla sapienza e dalla bellezza, grazie all' arte.
Il bianco del pavimento, i nostri sentimenti migliori, che entrano in contrasto, per cercare di sovrastare l'elemento negativo del carattere che è presente in ogni uomo, il nero.
La luna, la notte, l'ombra interiore. Il sole, il giorno, la luce che illumina il cammino.
Bellezza e sapienza che moderano la forza.
Enkráteia, così Danieli chiama la sua opera, rimandando al mondo greco, che significa moderazione, autocontrollo.
Capacità di conciliare gli opposti, il bianco e il nero.
La policromia di ciascuno di noi, trova armonia e lucentezza nella capacità di fondersi, restando ciascuno con le proprie caratteristiche personali, tirate a lucido.
Questo dipinto, incarna perfettamente l'essenza dell' uomo, in quanto essere umano, la costante "guerra" personale tra bene e male, tra luce e oscurità.
Ad occhi maliziosi e/o attenti, arriva anche un po' di esoterismo.
L' arte è questo, interpretazione, sensazione, viaggio interiore.
Grazie, a Francesco Danieli, per averci fatto immergere in questa opera epica.