Giuditta
Descrizione
Il dipinto fa parte del ciclo “Classico – Contemporaneo.
La mia Giuditta, non è la casta vedova ebrea, che penetra nell’ accampamento assiro, entra nella tenda di Oloferne (comandante in capo dell’ esercito assiro), e senza provare alcun piacere, prima lo seduce e poi lo decapita.
Lei è, invece, Una donna altera, ammaliatrice, affascinante; Felice due volte: la prima perché ha decapitato Oloferne e la seconda perché ha provato piacere.
Nella mia opera è infatti visibile l’ erotismo, la sensualità, la femminilità. Lei non è l’ eroina storica, ma una donna contemporanea, una “femme fatale”, come Greta Garbo o Marlene Dietrich, una donna che lascia trasparire il suo appagamento erotico, visibile nelle palpebre abbassate, nelle labbra socchiuse e nella sua espressione, ancora immersa in un’ estasi orgasmica.
L’ opera è stata ispirata dalla volontà di attualizzare il passato, rendendolo vivo.
Spero che gli spettatori, apprezzino questo mio amore sia dell’ arte classica, sia dell’ arte contemporanea, che qui, convivono con grande equilibrio, e spero anche che possano provare il piacere di emozionarsi.
L’ opera è già dotata di attacca glia, ed è pronta per essere appesa.
0 commenti
registrati o accedi per lasciare un commento