Karyūkai

Descrizione

Karyukai, "mondo dei fiori e dei salici". I colori dei fiori di mandorlo si tingono delicatamente le sue guance, mentre una leggera malinconia trasuda dal suo grande grigioverde occhi. Così, la meravigliosa Geisha di Giada racconta una storia e una cultura senza tempo. Giada, nel realizzare la sua opera, ha voluto rappresentare - attraverso un’iconografia alternativa e all’orientale - quella che per lei è l’Arte. L’arte, nel tempo, ha subìto cambiamenti radicali, è stata attaccata, violata, amata, ma nonostante tutto ha continuato a resistere forte e imperturbabile in tutta la sua bellezza.

Così come la figura della Geisha, il cui significato letterale è “donna d’arte”, che nel tempo è rimasta ferma nella sua tradizione meravigliosa.

Questo binomio Arte - Geisha prende vita nella donna giapponese di Giada: il volto pallido, quasi a intendere l’eleganza e la delicatezza della ceramica, gli occhi grandi tipici delle sue figure femminili, le labbra carnose e color pesco. E ancora una volta è arte nell’arte. Una Venere d’Oriente che si contrappone alle nostre Veneri d’Occidente tanto rappresentate nella storia dell’arte. L’opera di Giada è un manifesto di resilienza dell’arte, è la rappresentazione di una cultura che permane nel tempo, bella e delicata come un fiore ma forte come un salice, che si piega ma non si spezza.

Beatrice Cordaro

Storico dell’arte e curatore