La chiacchiera
Descrizione
Rappresentazione del personaggio della Chiacchiera dell'Enrico IV di Shakespeare
Signori, a me l’orecchio!
E chi di voi vorrà sbarrar l’udito
a ciò che reca il vento della Chiacchiera?
Io, dall’oriente al declinante occaso,
faccio del vento il mio caval di posta
per far palesi al mondo i fatti altrui
com’ essi spuntan sopra il terrestre globo.
Sulle mie lingue corre la calunnia
ch’io vo disseminando di continuo
nei più svariati idiomi della terra
inzeppando le orecchie della gente
di false dicerie: parlo di pace,
mentre la subdola discordia
sotto il sorriso della sicurezza
prepara i colpi che infierisce al mondo.
Chi, se non io, la Chiacchiera,
costringe a star perennemente all’erta
spaurite truppe e approntate difese
col sussurrare intorno che l’annata,
anche se pregna di tutt’altri mali,
sul punto è di partorire un figlio
al tiranno crudele della guerra,
e invece è tutto falso?
La Chiacchiera è una specie di zampogna
nelle cui canne soffiano sospetti
e congetture della Gelosia ,
e per suonarla è così piano e semplice
chiuderne e aprirne i fori con le dita,
che pure l’incostante moltitudine,
sempre discorde, modular la sa.
Ma che bisogno ho io
d’andar dissezionando in mezzo a voi,
gente di casa, il mio ben noto corpo?
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