la città che brucia
Descrizione
Si intravede un volto , una mezza figura umana su un fondale di una strada urbana incupita da luci , forse fiamme in uno scuro, un profondo buio che non fa presagire nulla di buono. Questo dipinto ad olio fu realizzato nel 1996 in aprile, purtroppo in piena guerra del Kosovo. Infatti le notizie e le immagini che ci arrivavano da quell'area di guerra, tra l'altro così vicina a noi mi sconvolsero ed ebbi bisogno , in qualche modo, di esorcizzare quell'evento. A volte difronte a fatti così cruenti e molto più grandi di noi, l'uomo si sente impotente ed ognuno ha una sua propria reazione ed io mi espressi in questo modo rappresentativo , espressivo ed intimo, come mi era più consono comunicare. Del resto c'è da dire , che dato la mia cifra stilistico-espressiva , ora che ho l'occasione di approfondire tale aspetto posso dire che alla pittura mi accosto meglio quando sono colpito profondamente ed intimamente da fatti, realtà, che non necessariamente riguardano la sfera personale. Tornando al lavoro in sè, potrei aggiungere che il tema della città è un tema ricorrente nei miei lavori, che ci fa capire il modo in cui ci rapportiamo ad essa, o il modo in cui un artista crede d i capirne il rapporto. In ogni caso è il nostro modo di Esserci, e di intravedere delle spazialità che ci coinvolgono ed a volte ci sconvolgono . Questo volto frammentato, trasfigurato in taglienti pennellate miste a paura e rabbia , vede la propria strada,la propria città , il proprio mondo di sempre in un riverbero di macabre luci e bagliori per nulla rassicuranti. Questo è un primo livello di lettura , iniziale, dell'artista che l'ha prodotto , ma come ben si sa non è detto che sia il più vero ed esaustivo. Spesso altre interpretazioni possono essere ancora più profonde , e altre sensibilità possono scoprire nuove prospettive da cui ripartire.....
Gianni Liotti
Scarlat
11 ott 2019, 11:09:40
Molto interessanti i suoi lavori, si distinguono e si riconoscono subito.