LA MANO DELLA CASCATA
Descrizione
Il dipinto si ispira ad una leggenda, una storia che mi raccontavano da piccolo. Nei pressi dei campi in cui andavo a giocare c'era una cascata, molto alta, profonda e nascosta tra gli alberi. Per non farmici avvicinare mi dissero che se ci si avvicina troppo a quel luogo, dalla cascata spunta una gigantesca mano che ti prende e ti porta via con sè.
La mano al centro dell'opera è in realtà un volto, una faccia a forma di mano, con bocca, palpebre senza occhi e con 2 orecchie a forma di profilo umano.
Questa mano/volto potrebbe essere la personificazione della paura, composta dal sorriso beffardo di chi racconta la storia ai bambini per spaventarli ma anche dell'entità mostruosa stessa della mano che non vede il momento di rapire chi si avvicina. Le 2 orecchie/facce di profilo potrebbero rappresentare me e mio fratello, opposti ma uniti nella paura di questa Mano, ognuno guarda le spalle all'altro mentre si gioca e ci si avventura nell'esplorazione dei luoghi. Infine gli occhi assenti, quasi ipnotizzati, trasmettono lo stato con cui la paura controlla gli individui, impedendo loro di vedere.
I 4 volti dentro i cerchi, ai lati del disegno, sono anch'essi senza occhi e vomitano cose, perchè sono vittime della paura e parlando senza vedere chiaramente, finiscono con il vomitare ignoranti pensieri e giudizi prevenuti, restando sempre nella propria bolla.
Ma i 4 volti hanno molteplici significati, perchè possono essere anche aspetti della personalità che vogliono emergere e tante altre cose. Come anche la Mano in sè, che potrebbe fungere da avvertimento ma anche esternare la sua stessa paura, perchè è la sinistra, ed è rimasta vittima della convinzione di essere il male assoluto.
E se invece non fosse una mano ma un cuore? La persona che siamo interiormente, nascosta nel profondo delle acque sommerse, nel cuore della cascata.
Video del dipinto: https://youtu.be/1ZLK6w39R-4
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