Le ferite dell'inconscio (serie 5 di 5)
di Rosa Tondolo
Descrizione
Sono graffi che non cicatrizzano mai. E dividono un “prima” da un “dopo”, allo stesso modo in cui l’orizzonte fa con il cielo ed il mare. E proprio come i graffi non nascono spontanee, ma sono il risultato di un improvviso tentativo di difesa. Ti graffi mentre ti difendi da un amore sbagliato, possessivo, soffocante, e lo fai per riacquistare un barlume di libertà e con lei il confine alla tua identità. Quelle ferite infatti segnano una linea di demarcazione, di confine, tra ciò che eri prima e ciò che inevitabilmente sei un attimo dopo che senti quel dolore. Sono macchiate di sangue perché sono bagnate di innocenza, un’innocenza negata, violata, a tratti violentata. Una innocenza adesso colma di rancore e solitudine, proprio come quelle ferite stesse, che nessuno riuscirà mai a comprendere, come non saprà farlo mai nessun amore.
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