LVX
di Matteo Milli
Descrizione
Esistevano molte Sibille (Cimmerica, Cumana, Lillibetana, Sicula, Delfica, Tiburtina, Eritrea, Appenninica o di Norcia), che secondo Virgilio erano sacerdotesse di Diana Trivia e poi Apollo. La Sibilla è legata al sottosuolo, alla caverna che rappresenta la madre terra, con un pozzetto di purificazione. Si diceva che entrasse in trance masticando erbe sacre o respirando vapori o fumigazioni solfuree; danzava con ritmi e canti che la facevano entrare in uno stato eccitato profetico. Nel quadro si da un'interpretazione Artistica: una Sibilla sita (con fantasia) in Apecchio indica con la mano il Tempio che si trova sopra la sua grotta (gesto ripreso dai Dipinti di Leonardo). La mano in basso (primo piano) è quella di un fedele che entra a richiedere una profezia.
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