Mandala Armonizzazione Universale

di Daniela Segurini

quadri in vendita online - Mandala Armonizzazione Universale

Descrizione

Tela su telaio cm. 70×70, senza cornice, bordi dipinti.

Opera eseguita nell'anno 2022.

Emana un’energia intorno alle 24.000 unità Bovis.

Questo mandala è stato costruito con l’intento di emanare energie armoniche alla terra e a tutti i suoi abitanti.

Citando il grande Ermete Trismegisto: “come in alto così in basso”. Da questo sunto l’applicazione delle leggi universali al nostro pianeta.

L’osservazione, per la comprensione dell’evoluzione energetica all’interno del mandala, va direzionata dall’esterno verso l’interno. Ogni “giro” è rappresentato da un numero (frequenza):

0) Lo sfondo nero dipinto in oro è parte integrante del mandala e rappresenta lo spazio vuoto dal quale tutto ha origine. È il punto zero, il punto di bilanciamento di tutte le polarità esistenti in forma potenziale, non ancora manifeste.

9) Nove sono i petali, nove è la “misura delle gestazioni”, il tempo necessario per manifestare nel mondo un nuovo essere. I colori rosa e azzurro rappresentano la dualità, il femminile e il maschile, che unendosi nell’acqua (argento lunare) generano la terza entità (1+1=2+1=3).

1) 64 petali numerati in sanscrito (riduzione teosofica: 6+4=10=1). 64 sono le possibili espressioni di triplette di nucleotidi che compongono i codoni del DNA. 64 sono le possibili combinazioni di linee yin e yang che compongono gli esagrammi dell’I-Ching. La numerazione in sanscrito richiama il gruppo Shakti delle 64 Yogini, le divinità tantriche rappresentanti il ciclo del tempo, dee guerriere e protettrici. Sia le pratiche legate alle Yogini, che la divinazione tramite l’I-Ching, hanno lo scopo di “tirare fuori le anime dall’illusione” (Maya).

2) 11 petali globosi rossi e arancioni, i colori del primo e del secondo chakra, ovvero i primi due scalini evolutivi dell’essere umano. 11, numero maestro portatore di grande sensibilità e capacità intuitiva. Chi non è in grado di sostenere la potente energia di questo numero scivola naturalmente alla frequenza del numero 2 (riduzione teosofica del numero 11), espressione della dualità, della vita nella materia. Qui l’occasione è quella di elevarsi oltre la mondanità, ovvero la dimensione dell’ego, esprimendo appieno le proprie potenzialità ad un livello superiore, quello dell’11 appunto.

3) 12 petali di fior di loto blu decorati in oro, il colore della perfezione. I fiori di loto simboleggiano la purezza e l’illuminazione. Il 12 è il numero sacro della trasformazione, sacro come il numero 3, risultante dal 1+2. Il 12 rappresenta la totalità originaria, l’influsso sulla terra del modello cosmico di pienezza e armonia. Simbolo di un ciclo, un tempo in cui si svolge la prova iniziatica fondamentale per accedere al sacro spazio del tempio.

2) 38 petali di colori diversi, 38 aiuti per accedere al livello superiore attraverso le prove del mondo duale (3+8=11;1+1=2). Ogni petalo non solo corrisponde, ma contiene letteralmente un Fiore di Bach. Questi meravigliosi rimedi vibrazionali scoperti dal dott. Bach sono appunto 38, e ognuno di essi emana una frequenza specifica atta a riequilibrare la rispettiva emozione distorta, dei veri e propri “aiuti”. Ogni petalo è stato testato per trovare il colore sinergico al fiore di Bach corrispondente, che a sua volta è stato utilizzato nella diluizione della pittura.

4) il quadrato rappresenta lo spazio interiore, il tempio entro cui risiede la divinità. Lo spazio è determinato dalla posizione centrale rispetto ai 4 punti cardinali:

sud: rosso + arancio. I colori dei chakra inferiori, 1° e 2°.

est: giallo, il colore del 3° chakra.

ovest: rosa, il colore del 4° chakra.

nord: blu + viola. I colori dei chakra superiori, dal 5° al 7°.

5) 50 sono i petali (5×10). Riduzione teosofica: 5+0=5. Il numero 5 riporta alla stella a cinque punte che si espande dalla forma pentagonale, figura che contiene nella proporzione tra tutti i suoi segmenti il rapporto aureo Phi. È inoltre il simbolo dell’uomo, della sua unità composta da materia e spirito, come rappresentato dall’uomo vitruviano di Leonardo.

8) L’ottava si esprime, nelle sue frequenze sempre più vicine ad una qualità divina, come a voler accordare e proteggere il nucleo.

4) la ruota del Dharma con 22 raggi. Solitamente sono 8, qui ne abbiamo 22, numero maestro, il Grande Costruttore. Il Dharma è la Legge divina, tutto si compie secondo questa legge. Il numero 4 (riduzione teosofica del numero 22) è relativo alla manifestazione terrena, allo spazio. Il numero 22 è un generatore che opera ad un livello superiore, in questo caso sotto la legge del Dharma.

1) La divinità interiore rappresentata dal Buddha, il raggiungimento dell’illuminazione e l’unione con il tutto, l’Uno. Le mani del Buddha qui assumono la posizione del Dharmachakra mudra, questo gesto rappresenta la messa in moto della ruota e quindi la trasmissione degli insegnamenti attraverso cui è possibile comprendere il Dharma, affinché si possa vivere secondo la giusta Legge.

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