Descrizione

Questa serie di dipinti si ispira ai paesaggi metafisici di De Chirico. Di quelli mi ha sempre affascinato la visione pulita e nitida dell'architettura, con il disegno delle ombre nette e precise, quasi precorrendo l'uso contemporaneo dei software di modellazione tridimensionale. Nel mio modo di sentire però, più introverso e quasi asociale, lo spazio esterno si trasforma in un ambiente chiuso, privato e protettivo, dal quale la presenza umana è scomparsa del tutto. In quelle stanze poi possono comparire oggetti strani, e decorazioni inaspettate, quasi per lasciar intuire che la persona che le abita, ha sopperito alla mancanza di relazione verso il mondo esterno con la ricchezza e complessità del proprio mondo interiore.