Memoria
Descrizione
C'era un momento, un solo piccolissimo momento ove lui si sentiva felice. Al rientro dal lavoro la sera, in attesa di quello che lì chiamavano zuppa. Sotto la cisterna delle latrine davanti all'unico pezzo di muro sbiancato dalla calce, si ritrovava con tutti quegli "umori" di intime disperazioni, di cose passate che non si volevano dimenticare, di odore del tempo ucciso. Piccoli e timidi rivoli colavano lungo il muro. Con un chiodo arruginito egli segnava, ad ogni oscurarsi del cielo che sopra gli stava indifferente, le persone che non voleva scordare. Il Male che soggiornava tra le pieghe di quell'umana presenza, poteva forse essere sconfitto da quei segni senza speranza. Chi veniva ucciso non era lui, non gli altri sopra la zuppa ma la banalità del male. Trento, 27 gennaio 20120 commenti
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