Nirvana#1
Descrizione
La frenesia, la spietatezza e spesso l’inconcludenza del mondo di oggi ci offuscano il cuore, tuttavia non infondendoci la forza necessaria a fermarci un attimo e provare a rimettere in discussione il percorso sin qui compiuto. Diceva a questo proposito il Dalai Lama che gli uomini occidentali “vivono come se non dovessero morire mai e muoiono come se non avessero mai vissuto”. Anche in questo caso l’arte può essere lo strumento, l’occasione, per fermarci un attimo, anche solo per provare a constatare che c’è ancora molto da scoprire, soprattutto all’interno di noi stessi. In questa tela ho rappresentato un qualunque uomo moderno che comincia col guardare se stesso allo specchio, trovandone solo connotati e poco altro, ma ciò non frena il suo senso di inquietudine, anche perché tutto intorno a lui è in fermento. Onde impastate di colore (di certo un riferimento agli scorci di angoscia uomo-natura di Munch) deformano gli oggetti del suo quotidiano: un tavolo, una sedia, un ferro da stiro, palle da biliardo, un bonsai e perfino un water. Predominano il rosso e il verde, nel mio immaginario come i colori di due mondi: il rosso dell’Occidente e il verde dell’Oriente; vedendo in quest’ultimo, nonostante le profonde modificazioni in corso, ancora quella parte di mondo dove tutto ha avuto inizio per l’uomo dal punto di vista della spiritualità e della coscienza di essere una creatura speciale, con le relative responsabilità. È il verde della verginità, quello della natura rigogliosa e della meditazione che ne è “istigata”, contro il rosso che di certo esprime la volontà di progresso, ma lo fa sempre più in maniera magmatica e travolgente, lasciando indietro soprattutto i più deboli. Inaspettatamente, dai fumi incandescenti di un bidone di petrolio abbandonato, può uscire un barlume di spiritualità, il “bodhisattva”, la recondita aspirazione di ogni uomo di trovare l’illuminazione attraverso pratiche altruistiche verso se stesso e il prossimo… sta nella predisposizione e abnegazione dell’uomo stesso rendersene conto e agire in tal senso, proprio come avviene con la scoperta delle proprie inclinazioni artistiche.
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