Patatina peccatrice (O)
Descrizione
Parte poco seria:
Terra, Italia, aprile 2024. Satana che vuole mandare il mondo verso la propria fine crea un piano, insieme ad Amica Chips, nota azienda legata al Maligno, creano un’opera pubblicitaria che inizierà la fine del mondo; questa incredibile arma della discordia. I più potranno dire che era meglio prendere controllo del presidente degli Stati Uniti e poi lanciare tutte le testaste atomiche per il mondo, illusi troppo facile. Con la complicità di Amica Chips e dello spot, il Male potrà gustarsi il mondo che cadrà piano piano nella discordia, depravazione e tutte quelle cose malvagie (rumore di tuoni in sottofondo). I Cattolici, solo quelli con la “c” maiuscola ce l’ha faranno a fermare il Re dell’inferno; lo scopriremo solo vivendo….
Parte seria:
Negli ultimi giorni ha destato putiferio lo spot di Amica Chips, l’avrete visto tutti (immagino); almeno quello che è stato scelto per essere mandato in onda sulle tv nazionali. Gli spot che hanno fatto scalpore sono stati, però, quelli dedicati ai profili social dell’azienda, dove si vedeva che la suora novella riceva una patatina al posto dell’ostia e un altro dove la suora anziana in sacrestia sostituisce le ostie con le patatine (mi sembra); i primi a puntualizzare è stato il Aiart (Associazione Italiana Ascoltatori Radio e Televisione) che l’hanno definito “blasfemo” ed è stato segnalato all’Istituto di Autodisciplina pubblicitaria per contrasto all’art. 10 “La comunicazione commerciale non deve offende le convinzioni morali, civili, religiose e la dignità della persona” (in breve). Un avvocato di alcune associazioni religiose ha deposto una denuncia per “offesa a una confessione religiosa mediante vilipendio di persone” e altri reati, a causa di questo spot “oltraggioso” il rettore del collegio Rotondi di Gorla Minore, Don Andrea Cattaneo, ha vietato la vendita nel collegio delle patatine e questo atto ha avuto appoggio da parte del assessore alla Cultura di Regione Lombardia, Francesca Caruso. Questo in breve è tutto il polverone alzato da questo spot pubblicitario. Posso solo notare, mio malgrado, che la fede è un dono venduto come qualcosa di forte, stabile e resistente alle “intemperie” della vita; però quello che ho visto nel corso degli anni è l’opposto. Uno spot, un film oppure un opera d’arte “controversa” non dovrebbe tangere minimamente la fede ipotetica di un credente, in quanto lui sa (o dovrebbe sapere) che la “strada” che sta seguendo è quella giusta e chi non la segue finirà all’inferno; sempre perché è un fatto e un pensiero personale ed io non posso vietare al mondo di limitare la creatività di una persona (l’ideatore dello spot, del caso) perché tu Mario Rossi ti offendi e l’offesa vale soltanto quando si va sulla blasfemia vera e propria, come le bestemmie.
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