Descrizione

Questa opera, risalente agli ultimi mesi del 2019, risente della nuova esigenza di pittura non materica, eterea, liscia e impalpabile, in cui l'emozione diventa palpito e vibrazione e il pensiero verbale, di cui il segno, il tratto, il DiSegno è filo conduttore, diventa meno dominante rispetto a una modalità di conoscenza della realtà basata sull'empatia.

Partendo dalle foto ad alta quota di corsi d'acqua ma anche da tanta arte calligrafica giapponese, in un gioco fra disegno e forma, questo quadro introduce un rapporto dialettico fra forme della natura e loro interpretazione grafica o astrazione mentale. Così, il fiume che scorre cade nell'abbraccio di realtà voluttuose, mentre le zone di luce giocano fra loro e con i colori più saturi come in un contrappunto musicale.