Il mare colore del vino
di Olga Grasso
Descrizione
Il pomeriggio volge al termine, l’aria è ferma, il mare sembra stanco. Un pescatore indugia ancora con lentezza…o forse no…attende l’oscurità per iniziare. All’orizzonte il profilo nitido dell’isola, presenza rassicurante, avvolta dai riflessi di un sole che va a dormire. Il momento induce all’oblio…come in preda all’ebbrezza di un nettare afrodisiaco, il cui colore si diffonde attraverso le trasparenze ed i riflessi delle acque. Il mare assume così un potere afrodisiaco. Ispirazioni omeriche… Il mare al crepuscolo ed all’aurora non è blu…non è azzurro… οἶνοψ πόντος. I bagliori del sole morente o nascente ne imporporano la superficie indaco di riflessi violacei, come quelli di un vino giovane, fragrante e inebriante. Ci si ferma a pensare, con un tuffo nella storia dei tempi, all’incanto di terre e mari senza luci artificiali, nell’attesa di quel momento magico…breve come un calice di vino…per assaporare antiche sensazioni.
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