Parlando del Naufragio della London Valour

Descrizione

"...Era il 9 aprile 1970. Il mare era calmo, il vento quasi assente, alle tredici e trenta, improvvisamente, un violento fortunale con vento di libeccio a 45 nodi si abbatté sulla città e il mare iniziò ad agitarsi, arrivando a forza nove. Il mercantile britannico London Valour, ancorato da un paio di giorni a sud della diga foranea Duca di Galliera, verso le quattordici e trenta cominciò a scarrocciare verso la scogliera che protegge la diga. L’ancora non faceva più presa sul fondo, la London Valour non riuscì ad avviare le macchine e, spinta dalla violenza del mare, sbatté contro gli scogli della diga foranea. Mentre sul posto convergevano rimorchiatori, ormeggiatori, pilotine, barcaioli e motovedette della Capitaneria, dei Carabinieri, della Finanza e della Polizia, la poppa della nave si schiantò contro le rocce. La nave si spaccò in due tronconi.

Nonostante la mobilitazione dei soccorsi in mare e a terra, le vittime furono venti e la nave andò perduta. Fu una tragedia inverosimile, a poche bracciate dalla costa, sotto gli occhi attoniti della città impotente.

De André s'ispira a una tragedia marittima realmente accaduta per simboleggiare un naufragio di ben altra natura e portata. Probabilmente il naufragio sociale a cui si riferisce è quello della contestazione, sia pacifica che violenta, che caratterizzò gli anni precedenti i fatti della “London Valour”. Un movimento finito in parte nella disillusione e in parte nella ferocia, prima che s'imponesse una normalizzazione..."

Questo quadro l’ho iniziato a pensare in tempi non sospetti nel dicembre del 2013. Era nella mia mente e nella cartella “in progress” del mio computer in compagnia di altri.

La struttura del quadro è e deve rimanere legata al tragico naufragio realmente avvenuto quasi un anno prima della mia nascita ma, come in altri casi, trovo tante, troppe similitudini tra i personaggi e le situazioni descritte nel testo di Fabrizio e i personaggi e le vicissitudini che in questo periodo della mia vita mi sono e mi sono state intorno.