Tramonto e Rinascita
di L·p
Descrizione
L'Oracolo predisse la catastrofe di immane potenza che preannunciava l'estinzione della specie umana ma nessuno le diede ascolto. Ritiratasi nuovamente nell'isola, dove tutto ebbe inizio, vide bulbi oculari piombare dal cielo un giorno si è l'altro pure.
Il mondo presto precipitò nel baratro del caos.
Cominciarono i primi decessi. Fu nominato l'addetto alla conta. Quelle cose colpivano le basi militari, gli organi di Governo. Intere Nazioni spazzate via come niente.
Ci fu un giorno che smisero persino di contarsi tra loro.
Lei ne contò solo una.
Oggi della donna, madre, oracolo resta solo un'ombra avvizzita e stanca. Nelle orecchie il rimbombo degli schianti di quelle tristi ore.
Vive sempre nella casetta sul promontorio. Il mare nello strapiombo è una poltiglia di fango e oceano e cadaveri di pesci. I bulbi ammarati emettono di continuo quella sostanza impedendo la pesca, la navigazione, le rotte commerciali, la vita. Dai bulbi atterrati fuoriescono strane creature mai viste.
A conti fatti il mondo è stato rivoltato da cima a fondo: i pochi sopravvissuti hanno costituito piccole comunità per ricominciare.
Altri hanno tirato su, pietra su pietra, torrioni e castelli. Megalomani? Di certo adesso conoscono bene la morte e apprezzano di più la vita; si difendono come possono; adesso provano a ricostruirsene una.
(Acrilico su tela 50×70 Racconto tratto da una storia di fantasia infinita di mia invenzione).
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