una giornata di ozio
di Pino Picca
Descrizione
Sul ciglio della strada osservo la mia ombra:
si lascia calpestare dalla gente che passeggia.
Lei che ride sopra le scale, lei che trema fra pietre e fossi,
lei che tace su strade lisce, un po’ più a me è uguale.
Lunga e nera sul selciato guarda triste l’occidente:
cerca, invano, nel passato un ricordo un po’ più bello.
Getto al vento un po’ di fumo, seguo il guizzo della cicca,
poi, ritorno a guardar l’ombra che a me è più vicina.
Sento e sente più calore: lì di fronte c’è una fonte.
Si arrampica alla fontana e aspetta che mi disseti,
poi. discende e mi trascina sopra al ciglio: come prima.
Conto nove sigarette, fumo una e una ancora:
in silenzio a me vicina si addormenta la scura amica.
…sta volgendo la giornata e con lei mi volto anch’io:
scuoto l’ombra che si risveglia stiracchiandosi, ora, ad oriente.
Sbuffo, ancora, un po’ di fumo: “chi se ne frega del futuro!”
Ora l’ombra mi tinge un muro, brusca scende e procede oltre,
forse cerca dietro la collina se è già di nuovo il sole.
Certo è il sole di un domani che porterà migliori cose.
“…ma verrà questo domani?” …ci saranno migliori nuove?”
Getto al vento ancora fumo, ora anche il mio pacchetto
che rimbalza e poi affonda proprio lì: in mezzo all’erba.
L’ombra sembra indebolita: la palla rossa, ormai, sbadiglia.
… e pensando al buon domani mi addormento qui,
proprio qui: sotto questo ramo…
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