Descrizione

Il lavoro ha carattere religioso e si interroga sul significato di “PACE”. Cercando di andare oltre la retorica, la identifico trasformando l’ “Umano” in vegetazioni simboliche che vogliono rappresentare l’eredità che ognuno di noi lascia, durante e dopo, il passaggio su questa terra. Per cui alcune figure sono rappresentate verdi e rigogliose in contrapposizione ai corpi sterili, secchi e infruttuosi che si alternano con moto discendente verso l’ultima macroarea sul fondo.

Il dipinto si suddivide in senso orizzontale in tre macroaree dove quella centrale è suddivisa a sua volta in ulteriori microaree ( scomposizione delle figure principali).

Nella macroarea superiore rappresento le due mani benedicenti di Gesù che inclinandosi verso la porzione mediale del quadro disegnano idealmente un triangolo ( la Santa Trinità, quindi Dio) . La contrapposizione al “bene” è rappresentata sia dal triangolo inverso che si crea con i pollici e dal sangue che sgorga dalle palmi delle mani di Gesù. Questo, unendosi al centro crea l’ uomo . Inizialmente puro e vicino a Dio e successivamente apparentemente indipendente da esso, lontano dalla purezza e dalla sua luce. Sangue che accompagna tutto il dipinto disegnando i riquadri che riproducono un DNA stilizzato nutrendo e dando vita alle figure rappresentate. Le testimonianze di ogni Uomo, le nostre eredità morali, comportamentali, etici…Sono rappresentanti dalla vegetazione che confluisce sul fondo in una linea orizzontale a rappresentare lo strato terreno nel quale si addentrano e diventando radici, vengono raccolte dalla Colomba per tessere un nido, che quindi non sarà mai completato.