Coda di Lupo
di Treviteo
Descrizione
"...Con “Coda di Lupo” si parte da lontano, parlando della storia italiana che dal dopo guerra arriva al 1977 guardandola in quello specchio che sono i nativi americani. Il facile riferimento sono gli “indiani metropolitani”. Come in un immenso giro, dagli indiani si parte e agli indiani si arriva! De André parla, in questa canzone scritta nel 1978, del vero e ultimo conflitto che ha segnato la storia della società italiana: quello fra un'estrema sinistra antagonista e il più grande partito comunista d'Europa, assolutamente incapace, nella sua grettezza, di comprendere l'impulso al cambiamento reale. Incapace di sfruttare perfino la vittoria elettorale del 1975, occupato com'era a far professione di moralismo e di austerità..."
La mia lettura della canzone in questo quadro ha invece un senso molto più personale e quindi per me altrettanto importante. È la rivisitazione della mia vita in una sequenza di situazioni e fatti che talvolta coincidono con sorprendente coerenza e inquieta affinità con il testo. A volte invece senza nessun legame, il quadro ospita tanti amici e personaggi che hanno influenzato la mia vita in diversi modi. Presenti in questo percorso anche i simboli che rappresentano alcune tra le più diffuse religioni del nostro mondo.
Le nove più diffuse divinità, si dividono gli "spicchi" della mia vita e gli "spicchi" di questa opera.
0 commenti
registrati o accedi per lasciare un commento