05-99 le muse inquietanti
di Paola Rago
Descrizione
riproduzione di un olio del 1918 di Giorgio De Chirico Dimensioni originale 66 x 97 cm
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UBICAZIONE: MILANO A Ferrara è ispirato uno dei quadri più emblematici dell'arte di De Chirico: Le muse inquietanti. Anche qui i colori sono caldi ma fermi e privi di vibrazioni atmosferiche, la luce è bassa, le ombre lunghe e definite nettamente; la prospettiva accentuata dalle linee convergenti in profondità, su una specie di palco ligneo rialzato, crea un vasto spazio allucinante, mentre sullo sfondo il castello estense ci richiama al grande passato della città, mentre le ciminiere, al suo presente. Ma la città è deserta, le ciminiere non fumano, tutto è statico e sospeso. In questo luogo sognato, solo apparentemente reale, dove tutto è immobilizzato, non possono abitare uomini, esseri viventi ma solo manichini, che hanno solamente l'aspetto dell'uomo, non l'essenza . In questo quadro i manichini hanno corpi in foggia di statue classiche, dalle pieghe ricadenti parallelamente, in quello di sinistra simili alle scanalature di una colonna dorica, come in una scultura greca arcaica. Il richiamo alla Grecia giustifica il titolo: le muse sono inquietanti perchè inserite in un contesto urbano tanto posteriore, inquietanti come lo sono certi sogni, certi incubi, dove tutto sembra reale ma non lo è perchè è dato dal nostro inconscio. I motivi tratti dalla realtà quotidiana sono riuniti senza un motivo giustificabile sul piano razionale. E' questa la forza di De Chirico.
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