Aspetti visivi nella pittura dei quanti
Descrizione
Studi di aspetti visivi nella pittura quantistica dell'emissione di energia.
All'inizio del '900 Max Planck afferma che l'energia viene emessa non in forma continua ma in pacchetti che lo scienziato tedesco chiama “quanti”. Gli scambi di energia nei fenomeni di emissione e di assorbimento delle radiazioni elettromagnetiche avvengono in forma discreta, non continua come sosteneva la teoria elettromagnetica classica. Ora, la constatazione di Planck apre la via alla configurabilità di entità discrete, cioè apre il problema di quali aspetti visivi assumano i risultati dell'emissione di energia. Quest'ultima nel flusso appare amorfa; mentre il processo di quantificazione fa riaffiorare delle entità distinte dotate di forma. Nascono, dopo Planck, le due ipotesi più note sulla natura formale dell'energia: quella ondulatoria (Schrödinger) e quella corpuscolare . La prima dice che l'energia assume la forma di onda e la seconda di particelle. Entrambe queste ipotesi hanno in sé il connotato della forma, di una forma non naturalistica, sostanzialmente quella che assumono le entità energetiche all'atto della loro emissione, nel loro cammino, nelle loro combinazioni.
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