Mattanza
di Passerotto
Descrizione
Sebastiano Cannarella
Riflessioni...poetiche (n.66):
"La mattanza..."
apprima il mare a Capo Passero è bigio
lo ricopre una bonaccia quasi oleosa
ora il mare accenna a svegliarsi e incresparsi
mentre il vento pizzica le code ai tonni.
I pescatori aspettano il levarsi dello scirocco e levante
si odono gli ordini dei Rais
che sorvegliano il mare e il vento
e continuano a comandare ritti sotto i cappelloni di paglia.
I tonni cominciano a salire verso la “camera della morte”
poi a scendere verso quella del riposo
i tonnarotti non mollano anzi diventano più energici
e dimenticano persino di pensare al pane e cipolla della colazione.
Tutto a un tratto il sole spacca la nuvolaglia
e inonda del suo splendore il mare che si colora di cobalto
sale un bollore blu
un rigurgito odoroso di flora subacquea.
Il mare si inonda di una fresca effusione di spume
il grido diventa frastuono ed è giunta l'ora della mattanza
i tonni balenano a fior d'onda e inconsapevoli di un destino atroce
vengono issati dalle reti e dalle braccia possenti dei nostri tonnarotti, Gioacchino Greco
Opera di Sebastiano Cannarella riflessione poetica scritta dal dott: Gioacchino Greco
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