Descrizione

Opera materica del 2018.

Ho, di recente, eseguito le tre opere che si susseguono qui sotto, intitolando la serie “La natura che esiste e resiste, nonostante l’uomo”. In questo percorso, orientato verso la sfera del pensiero e delle emozioni, tra realtà e astrazione, l’attenzione si focalizza sulla Natura.

La terra, meravigliosa, offesa e violentata dall’uomo che, nel giro di pochi decenni, sembra aver perso totalmente il controllo delle proprie azioni nei confronti di animali e ambiente.

Il soggetto, come in "uccellino attonito", è fragile e delicato, un Iris impallidito, al cospetto di cemento, colori artificiosi e stridenti, incorniciato come in una sepoltura. Il lavoro non è propriamente "gradevole" alla vista, così come non lo erano le opere degli artisti informali ed espressionisti degli anni '50 che, per esprimere il proprio disagio e le proprie emozioni, davano vita ad opere "brutte", (art brut in francese).

Questo concetto è visibile anche qui: in quanto traduzione di una situazione di disagio l'opera esprime tutta la forza del mio dissenso verso i processi di denaturazione dell'ambiente compiuti in modo spregiudicato dall'uomo.