Descrizione

All'interno del battistero paleocristiano di Albenga (VI sec.) una nobile longobarda al seguito della corte del Re Rotari, pone termine, con le ultime pennellate ad una statua da lei realizzata e raffigurante una donna con acconciatura ellenistica che affonda le mani in un cesto di viole, tipica coltivazione albenganese nei secoli.

Il dipinto ad olio, su supporto di legno (60 x 120 x 2) è realizzato su uno strato di gesso sovrapposto in maniera irregolare (a voler ricreare l' effetto

 dello strappo d'affresco), ad uno strato di intonaco.