Nuvole di Somiglianze
di Nicola Viola
Descrizione
Nuvole
Piovve in quegli anni, piovve così tanto che quando la pioggia cessò, nessuno ricordava più la bellezza
che ha una giornata di sole.
Le nubi si erano addensate, una dopo l’altra, spinte dagli angoli più lontani del cielo, e come in un
mosaico magico si ricongiunsero sul nostro paese, e poi piovve.
Ognuna di loro, da qualsiasi orizzonte arrivasse, portava con sé la sua piccola parte di storia, erano
come adolescenti in fila uscendo da scuola, mano nella mano, teneri uomini di domani che ancora non
sono coscienti di ciò che saranno, il dottore vicino all’usuraio, ed un futuro indefinito di spazio e tempo
che creerà le condizioni.
Ecco, i cieli a saperli leggere sono come le evoluzioni che vivono gli uomini, da grovigli impressionanti
spesso non esce che una flebile nebbia, mentre da cieli azzurri vengono fuori tempeste maestose.
I cieli e gli uomini sono la metafora del nostro divenire etereo, siamo sotto un soffice strato d’aria
sospesi, portiamo i nostri secoli su una spalla e sull’altra lo sguardo visionario dei nostri futuristi,
camminiamo con uno sguardo nella storia e l’altro rivolto ai bit che velocissimi viaggiano dalle nostre
mani e volano gli oceani, le nazioni, le lingue, interconnessi col mondo e chiusi in stanze grigie di
solitudine.
Siamo come il cielo, dai grovigli immensi spesso non esce che una timida nebbia mentre da un cielo
arso dal sole, nasce la tempesta che cambia i profumi alla natura.
Cielo ed uomini, nubi e sole, silicio ed emozioni
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