Il bacio
Descrizione
Il bacio e il mazzo di chiavi blu.
Era iniziata tra un quadro, un piatto di riso e un'insalata.
Ci si confrontava fino allo sfinimento, nel più tedioso tormento, tra un dubbio, una mezza certezza e una carezza.
Poi la musica si spense,
la caduta brutale,
agghiacciante e surreale:
mi ero fatta male.
Disintegrata: dovevo riparare
i cocci incollare,
ma tu mi scrivevi ancora, ancora e ancora,
ed era girare nella crepa oltremisura.
Decisi, per salvarmi, di troncare ogni residuo di conversazione,
poiché tutto portava a sofferenza e delusione.
Vedevo la tua felicità
sprofondavo nell'irrealtà.
Nell'invitarmi ad uscire vedevo solo il mio soffrire.
Tornavo a te con il pensiero
con un messaggio di un segnato sentiero,
dove crollavo al punto zero.
Se non ero io a cercarti
lo facevi tu
e più eri dolce e gentile
e più dovevo essere risoluta ed ostile.
Mi consigliavi posti da visitare
quasi li odiavo; come si fa a tendere la mano ed indicare là,
quando tutto ciò che volevo era di qua.
Ricucivo le sconfitte
mostrandomi forte
in sillogie contorte,
così eravamo in due a non capire .
Attraversammo i giorni, le ore
le notti buie, le aurore.
Attraversammo le stagioni
con i loro bagliori.
Attraversammo noi stessi
con gioie cupe come cipressi.
Ci trovavamo nei grandi temi concordi,
rotolando discordi.
Per ogni mia azione
lessi l'offesa
nella reazione
di autodifesa.
Non mi capacitavo
su quale terreno affondavo?
Possibile che chi avevo, ostentato
tenuto lontano
era solo il mio grido di aiuto
ingoiato piano piano?
Ciò che avevo creduto, era solo una muro di protezione
ed ora che non mi serviva più
mattone dopo mattone l'ho buttato giù!
Così mentre mi baciavi
avevo nascosto il mazzo di chiavi
L'unico barlume che ti mostrasse la via
di casa mia.
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