MADONNA DELLA BRUNA - Madre di Dio (Matera)
Descrizione
Si tratta di un'opera eseguita nel 2019 in onore di Matera, Capitale Europea della Cultura. E' una immagine vibrante evocativa dello stile bizantino e medievale.
L'opera gode di una recensione critica importante ed esclusiva:
NOTA TECNICA
su Vincenzo Ruggieri e la sua arte musiva
Nell'arte del mosaico il maestro Vincenzo Ruggieri è certamente l'artista più prolifico, conosciuto e stimato nel Salento. Ha realizzato mostre in chiese, Palazzi antichi, Piazze e Centri storici riportando unanimi consensi di critica e di pubblico. Di lui scrissi: “Nel 1994 inizia a realizzare mosaici fatti con materiali diversi da quelli tradizionali; da qui nasce il suo “Mosaico Moderno”. Questa nuova tecnica si basa sull'applicazione di pietre di granito di fiume, sicché l'abilità di Ruggieri sta nel lavorare le varie dimensioni delle pietre per poi sistemarle nella struttura dell'opera granitica. La sua originalità è nella precisione con cui accosta le “tessere” e dare risalto all'impianto cromatico.
Con la “Madonna della Bruna”, a mio giudizio, l'artista supera se stesso nel saper proporre con diligenza l'atmosfera sacra e devozionale della maternità, nel rispetto dell'iconografia bizantina del mondo ellenico. L'obiettivo è quello di realizzare un'immagine intensamente comunicativa che sappia dare forze di trasmissione emozionali a chi la osserva. Tutto s'incentra sulla delicatezza cromatica della epidermide e dei costumi, ma sopratutto sul magnetismo degli sguardi, anzi è proprio qui la bravura dell'autore, cioè quella di polarizzare l'attenzione dell'osservatore sulla meraviglia dei grandi occhi che nella filosofia orientale sono “le finestre dell'anima”. Ne deriva che Ruggieri si distingue per la capacità di esplicitare la sacralità materna nel contesto della trasparenza dei toni e della costruzione prospettica. Tassella con maestria il colloquio amoroso Madonna-Bambino secondo i canoni dell'iconografia bizantina: la Madonna ha il viso reclinato verso il bimbo con lo sguardo rivolto lontano in una espressione dolce e malinconica, sorregge il figlio benedicente che nella mano sinistra stringe un cartiglio in cui è scritto “ego sum lux dei” (io sono la luce di Dio), frase ricorrente nella teologia greco-orientale per designare l'onnipotenza del Dio-Creatore.
L'impianto compositivo è corposo e tenero al tempo stesso, grazie all'abilità del mosaicista Ruggieri di valorizzarlo con cromie garbate e persuasive. La “Madonna della Bruna” è un mosaico che “parla” all'osservatore e lo induce a riflettere sul mistero del Divino.
VINCENZO ABATI
Critico d'arte,
già docente di Storia dell'Arte
all'Accademia di Belle Arti di Lecce
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