VENERE 4.0
Descrizione
Fin dal 1820, anno del suo ritrovamento, è stata considerata la bellezza x antonomasia, il capolavoro scultoreo per eccellenza. Da subito, come si usava all’epoca, si aprì il dibattito sulla possibilità di completarla con 2 nuove braccia ma le ipotesi proposte erano talmente contraddittorie che alla fine prevalse la decisione (per fortuna) di lasciare la statua così com’era.
L’artista, realizzando quest’opera, ha immaginato di datare il ritrovamento ad oggi.
Ed è così che nasce “Venere 4.0”; l’automazione e l’utilizzo di congegni elettronici sta prendendo il sopravvento nella nostra vita quotidiana, la necessità di essere perennemente connessi è quasi vitale per la sopravvivenza.
Fortunatamente (per preservarne la bellezza) è stata scoperta più di 2 secoli fa.
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