Geordie
di Treviteo
Descrizione
Il mio dipinto trae ispirazione dalla struggente ballata di Fabrizio De André, Geordie, che nel suo delicato lirismo narra una storia di amore, colpa e ingiustizia ambientata nell'Inghilterra medievale. La canzone, a sua volta, è un ponte verso una tradizione secolare, quella delle ballate britanniche, dove il tragico destino del protagonista diventa simbolo universale di fragilità umana di fronte alle leggi implacabili del potere.
In questa mia versione visiva, ho voluto rendere omaggio non solo alla storia originale, ma anche a un periodo della mia vita, ricco di personaggi e sentimenti che hanno lasciato un segno profondo. Geordie, il protagonista, è reinterpretato come un Peter Pan contemporaneo, un simbolo di chi si aggrappa ai sogni e alla spensieratezza, ma si ritrova costretto a confrontarsi con le dure realtà della vita. L'incontro tra favola e realtà si riflette nei dettagli del dipinto: la corda d'oro diventa il legame tra l'innocenza perduta e le conseguenze irrevocabili degli errori.
L'opera è popolata da figure simboliche che incarnano momenti e persone di quel periodo, come un album di ricordi trasfigurati nell'immaginario visivo. Ogni personaggio porta con sé un frammento di emozione, una riflessione, un ricordo. I colori e le composizioni sono volutamente sospesi tra il fiabesco e il drammatico, come a voler catturare l'essenza della ballata stessa: un canto malinconico, che accarezza il cuore e lo stringe allo stesso tempo.
Questo dipinto vuole essere non solo un tributo a una canzone intramontabile, ma anche una finestra su un mondo interiore, dove il passato, l'arte e i ricordi si intrecciano in un'unica narrazione visiva.
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