Il mio autoritratto astratto
Descrizione
Finalmente dopo un’attenta analisi sono dovuta anche al mio autoritratto nel filone dei ritratti astratti cosmici. Come gli ultimi lavori dedicati ai ritratti astratti, dedicati ai membri della mia famiglia e amici, il fulcro dell’opera sono le costellazioni che caratterizzano i segni zodiacali della persona ritratta e la forma gel o metrica prediletta dal soggetto unito al colore preferito. Nel mio caso la costellazione dell’ariete è inserita nella forma geometrica del rombo, forma da me prediletta perché è più che si avvicina al concetto di armonia di genere e relazione tra maschile e femminile, avendo nel passato rappresentato il triangolo con la punta in verticale verso l’alto per l’uomo e il triangolo con la punta verticale verso il basso per la donna. La parità di genere è il rapporto di rispetto reciproco tra uomo e donna senza che nessuno prevarichi sull’altro è un argomento molto caro a me per questo ho voluto rappresentarlo la mia auto rappresentazione alternativa, il rombo poi è lilla perché anche esso è un colore che trascende l’influenza di genere, essendo il lilla un colore in verità neutro sintesi tra rosa e azzurro: colori che da gli anni 80 in poi hanno imposto l’influenza di genere tra bambini e bambine nella cultura di massa e leggermente prima. La possibilità di interpretazione del quadro cambiando il la direzione con il quale il soggetto agente deciderà di appenderlo sono infinite poiché queste punte, “rimembranti”quelle di una freccia offrono la possibilità della scelta di qualsiasi direzione che si intraprenda e la parte maschile e femminile di ogni uno di noi che in una fase di equilibrio guida correttamente il percorso da intraprendere. I colori dominanti sono volutamente freddi per la mia sì ta di calma interiore, mentre quelli caldi sono le stelle, come piccoli punti di entusiasmo da accendere ogni volta occorra e come mappa di notte che continua a guidare i marinai e i Tuareg nel the deserto della vita (le costellazioni sono usate da essi per orientarsi e non perdersi in nessun tipo di tempesta, di acqua o sabbia che sia). Per finire, somigliano un po’ a dei fiori stavolta, come rimando al mese della mia nascita, marzo è un mese primaverile.
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