Descrizione

Considerando il tempo un astratto contenitore, senza il quale nulla esisterebbe, ho cercato in questo mio lavoro di parlare del vuoto umano che domina questa mia epoca. Percepisco, nell’uomo contemporaneo, un vuoto di valori umani, vuoto riempito con valori e logiche commerciali/industriali che nulla hanno a che vedere con l’essere uomo. Colloco il mio lavoro nel tempo; guardo al passato per costruire oggi l’uomo di domani.

Oggi non vedo nessun re, non nel senso letterale del termine, ma il re come uomo, con ideali, con morale, con spiritualità di una vita fra altre vite, cosi il mio re non ha la testa; il cuore?

Il lavoro si basa sul colore in aggiunta a contaminazioni cubiste dove la possibilità di rappresentare più punti d’osservazione, può anche essere intesa come la libertà d’osservazione che diventa una relatività dell’essere, avendo smarrito ogni umana linea guida, eppure tutti si credono star.