Descrizione
L’opera si basa sull’analogia fra la Creazione e la morte di Gesù Cristo.
La Croce si vede di scorcio, con forte accentuazione prospettica, per far spiccare la mano tesa verso il cielo, naturale continuazione dello sguardo sereno del Cristo, quasi impassibile davanti al dolore, per rappresentare , a scapito del realismo, la divinità fatta uomo.
Il Volto si mostra oscillante tra una durezza quasi di rimprovero e una dolcezza colma di umana pietà; sta allo spettatore cogliere quale viso si volge, sinceramente, a lui.
Il gesto, che per logica è costretto dai chiodi, ma che per composizione pare un atto di grande volontà, tende a separare le innaturali tenebre che opprimono la scena dalla luce che lentamente s’irradia dall’alto, così da rendere il Figlio simile al Padre Creatore, protagonista di un evento rivoluzionario quanto la Genesi stessa.
Debora Giuliani
25 feb 2017, 18:49:13
Interessantissimo e originale. Complimenti vivissimi.