"Concorso internazionale pianistico Ferruccio Busoni: fuori concorso"
Descrizione
dipinto su tavola resinata, con cornice; Genova; 2012; Alfonso Bonavita
" ... A un corso di Horowitz, a Salisburgo, si incontrano tre giovani pianisti. Due sono brillanti, promettenti. Ma il terzo è Glenn Gould: qualcuno che non brilla, non promette, perché è. E presto diventerà una leggenda. Mentre Gould, un giorno, suona le Variazioni Goldberg di Bach, il suo amico Wertheimer si sente trafitto, annientato: sa che in quel modo non suonerà mai. E, se così sarà, la sua vita intera si rivelerà essere quella di un soccombente, come Glenn Gould stesso lo aveva chiamato. In questa scena sono racchiusi tutti gli elementi che segneranno il futuro dei tre amici. Gould morirà suonando le Variazioni Goldberg, raggricciato sulla tastiera, nel tentativo sempre rinnovato di essere non già un interprete al pianoforte, ma il pianoforte stesso, il suo Steinway. Wertheimer sarà travolto dalla meccanica feroce dell’emulazione, della debolezza profonda, dell’incapacità di essere unico e della coscienza di non esserlo" Thomas Bernhard: "Il soccombente" Adelphi, 1985.
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